Cortometraggio – Italia, giugno 2020
Diretto da Francesco Sculco
Musiche: Irina Solinas
Soggetto: Francesca Scotti
Coreografie: Emanuela Tagliavia
Interpretazione di Sebastien Halnaut
Riprese: Francesco Sculco e Marco Barretta

Produzione artivisivevideo.it

«Alla luce del periodo complesso in cui questo lavoro è stato girato e interpretato, ho immaginato la storia come un prisma – ha commentato la scrittrice Francesca Scotti – sia in termini geometrici sia intendendolo come un filtro capace di modulare la realtà. Il mondo in cui si muove Sebastien è un mondo in cui in cui solo cielo e terra sono rimasti uguali, mentre quelle che erano le infinite aperture e possibilità della vita si sono trasformate, irrigidite, calcificate. Così, intorno a lui sono apparse pareti, superfici più o meno trasparenti ma sempre capaci di porre un limite: limite al movimento, al sentimento, alla condivisione, all’avventura, alla vicinanza, all’idea di futuro. Sebastien prende coscienza di questi ostacoli, ne soffre ma, grazie al movimento fisico e plastico del proprio corpo, all’interazione con oggetti del quotidiano e a una sequenza di gesti riesce ad entrare in connessione con quanto non può raggiungere, sgretolando gli ostacoli e ottenendo una risposta dal mondo».

Prisma